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Novità

Avvisi 20 Set 24

Bando “Borghi Accoglienti”- Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali -Scadenza invio proposte 30.09.2024

Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da realizzare nei Comuni di Cupramontana, Apiro e Poggio San Vicino e volte al potenziamento dell’offerta turistica, alla riqualificazione e alla valorizzazione dei Borghi Storici delle Marche.

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02 Set
Eventi DAL 02 AL 02 Set 22

Astronomia in tutti i sensi

Evento esclusivo in occasione della scuola estiva di preparazione alle olimpiadi di fisica

Avvisi 05 Ott 2019

Borsa Del Turismo Del Centro Italia M.U.L.A. 11 – 14 Ottobre 2019 – Cingoli E Marche

Il progetto MULA intende mettere insieme attori economici delle 4 regioni colpite dal terremoto del 2016 al fine di valorizzare le tipicità settoriali legate al mondo del turismo e dell’agro-alimentare. L’evento si propone come un momento di incontro commerciale tra gli operatori dell’offerta turistica ed enogastronomica principalmente dei territori del centro Italia (distinta per aree tematiche, organizzata in itinerari e pacchetti turistici) e la domanda internazionale costituita da un numero selezionato di buyers interessati ad inserire questo tipo di prodotti nei loro cataloghi per poi tentare di venderli. La seconda edizione si svolgerà nella città di Cingoli e nell'area dei Sibillini fino all'area Fabriano Esino Frasassi. L’evento sarà ospitato nella città di Cingoli trasformata in un "Villaggio accoglienza" sintesi di prodotti d'Area con stand, vendita, degustazione, incontri e workshop. Il comune di Apiro parteciperà alla manifestazione con un proprio stand, per cui tutti i produttori locali interessati a presentare le loro tipicità sono invitati a contattare i seguenti referenti entro mercoledì 9 ottobre 2019: Morelli Roberto 347 9350637 Ciciliani Monia 338 3321877

Avvisi 04 Ago 2015

Partecipa al concorso “I momenti di Terranostra”

Cogli l’essenza del Festival! Posta le tue foto sul sito del Comune di Apiro e vota la tua preferita. La più votata entro il 15 Agosto vince la maglietta ufficiale del Festival 2015.Clicca qui per caricare la tua foto o votare la foto che ti piace di più!

Avvisi 04 Ago 2015

#apiro su Istagram

In questa sezione puoi trovare le foto migliori pubblicate su instagram con l’hashtag #Apiro: se vuoi partecipare e vedere in questa pagina anche una tua immagine, vai su Instagram, pubblica la tua foto e ricordati di aggiungere #Apiro. Le foto più belle, ad insindacabile giudizio del Comune, saranno pubblicate qui

Avvisi 29 Mag 2015

Curiosità in merito al portale della ex chiesa di San Francesco

pag-25-apiro-grifo Il portale della chiesa di San Francesco ad Apiro è un reperto eccezionale, ignorato nei suoi significati artistici, culturali e storici, attribuito anziché all’originale palazzo del Maggior Signore dei Franchi, costruito nella prima metà del VIII sec., alla pesante ristrutturazione che dello stesso edificio fu avviata nel XIII secolo.

Carlo Martello ad Apiro

thumbs_pag-25-apiro-pipinoEginardo, nella breve panoramica storica, prefazione alla biografia dell’imperatore, scrive che “il ruolo di prefetto venne attribuito a Carlo (Martello) perché uomo di nobile stirpe e di grandi ricchezze”. E’ il

primus inter pares, che “riduce all’obbedienza i prepotenti che volevano comandare in Francia (qui da noi)…”. Questo ricco e nobile Salico, valente condottiero, detto il piccolo Marte, si trasferisce dalla precedente domus (oggi Pievevecchia sotto San Vito sul Cesano), affidandola, come d’uso, ai Benedettini che lavorano anche per lui nella produzione di codici. La nuova Domus, o Palatio, viene costruita in Apiro, al centro della cerchia di case dei suoi luogotenenti. Ne rimane identificabile solo il fronte col portale, salvato forse per la sua imponenza e bellezza. Oggi si chiama chiesa di San Francesco, e tutto viene fatto risalire alla fine del XIII secolo, anche se le tecniche e lo stile sono palesemente anteriori, quasi di sei secoli.

Il portale

thumbs_pag-25-portale-apiroIl portale è realizzato con un disegno ad arco tondo, con una sequenza di fasce e ritti decorativi appena strombati, e precorre i portali gotici, insieme con altri affini dello stile Franco-Piceno. I Franchi usavano esprimersi simbologicamente raffigurando animali. Al centro dell’arco c’è il falco nell’atto di afferrare la preda, è Carlo che esprime la sua forza; appena sotto c’è il toro, animale totemico della sua famiglia. Carlo ha due eredi primogeniti da due mogli: Pippin (da madre Salica) e Grifo; il primo è detto “beowulf”, il guerriero imbattibile, raffigurato nel portale come un guerriero che veste la pelle dell’orso e tiene un favo di miele (significato beneaugurante che ha origine dalle terre di provenienza), di fianco gigli stilizzati, prototipo del Giglio di Francia e simbolo personale di Carlo Martello ; sulla sinistra del portale c’è un grifone a rappresentare l’altro figlio, Grifo. Perché tanti elementi “laici” nel portale di una chiesa? Perché erano precedenti alla ricostruzione del XIII sec., tant’è che sotto al falco e al toro è stato aggiunto (e si vede che è un’aggiunta!) un angelo.

Le parti laterali del portale

Il portale è realizzato con una serie di ghiere che anticipano anzi sono l’origine del modo di realizzare i portali delle grandi cattedrali gotiche italiane, ma soprattutto francesi e tedesche dal XI sec. in poi. Concettualmente la composizione è la stessa, si raffigurano ai lati dell’apertura le lance da parata, le insegne di sippe (famiglia) e i banni (poteri) del Dominus, cioè tutti gli indicatori simbolici del suo status e del suo potere, che sono sempre presenti ai lati dell’ingresso della sua tenda da campo. La tenda è importante per il capo, riproducendone i motivi ornamentali e le fattezze é come se mettesse la targa del suo titolo davanti a casa. Sul portale le aste con strisce decorative di cuoio e bottoni dorati delle armi da parata diventano colonnine tortili multiple; le antenne con l’insegna della sippe sono le colonnine giustapposte sotto ai gigli. Anche la lancia a sezione esagonale è un elemento da parata. All’esterno di tutto, in primo piano, l’imponente bastone di comando, il banno, simbolo del potere militare e impositivo.

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